Lago in Vallunga

In montagna con neonati: guida completa per famiglie outdoor

Se sei un genitore alle prime armi e ti stai chiedendo se è possibile affrontare un’escursione in montagna con un neonato… be la risposta è sì! Abbiamo portato la nostra bimba in montagna per la prima volta che aveva due mesi di vita e da allora non ci siamo più fermati. Dopo quattro anni di camminate più o meno semplici, quest’estate ricominciamo da zero… A maggio, infatti, è nato il nostro secondo bimbo! Continua a leggere per avere tutte le informazioni necessarie per andare in montagna con neonati.

In montagna con neonati: cosa considerare prima di partire

La prima cosa da considerare prima di partire per la montagna con neonato è questa: adattate il vostro viaggio ai suoi ritmi. Non aspettatevi di fare escursioni di 8 ore oppure con difficoltà tecniche. È ovvio che, specialmente all’inizio, bisognerà “volare basso” e le prime escursioni saranno degli esperimenti, ma sono dell’idea che anche con quelle più semplici riuscirete a collezionare ricordi indimenticabili!

Detto questo, quando vi troverete a dover scegliere la località in cui soggiornare, vi consiglio di tenere in considerazione alcuni aspetti fondamentali: c’è una farmacia a pochi passi? Un ambulatorio medico in caso di necessità? L’ospedale si trova entro 30 km? Se non siete troppo esperti di montagna ed è la prima volta che andate con un neonato, non scegliete località troppo isolate.

Altra questione abbastanza “spinosa” da considerare prima di partire: l’altitudine sotto cui stare. Partendo dal presupposto che sicuramente ne parlerete con il vostro pediatra, mi sento però di dirvi che ogni pediatra vi dirà qualcosa di diverso. C’è chi consiglia di stare sotto i 1800m, chi entro i 2000m, chi addirittura entro i 1500m. La cosa più importante da sapere è che è sconsigliato raggiungere certe quote in modo repentino, dunque è meglio prediligere itinerari che non prevedono l’uso di impianti di risalita. Inoltre, è utile, man mano che si sale di quota, stimolare la deglutizione con ciuccio, biberon oppure attaccando il bebè al seno. In questo modo sarà più semplice evitare il cosiddetto orecchio tappato.

Val di Cogne con neonato

Essenziali per il neonato durante un’escursione in montagna

Ecco una lista di alcune cose essenziali da portare in montagna con un neonato:

  • un marsupio ergonomico. Il marsupio è importante che sia ergonomico perché fornisce un corretto sostegno ad anche e schiena ed un supporto lombare fondamentale per la schiena di mamma o papà. Noi abbiamo il Manduca XT e devo dire che ci troviamo benissimo. È ergonomico, regolabile e in cotone biologico. In alternativa al marsupio, se si parla di bimbi molto piccoli (1-2 mesi) sarebbe meglio la fascia porta bebè. Vi consiglio una consulenza di babywearing prima di partire, per trovare la soluzione più adatta a voi.
  • Passeggino da trekking. I passeggini da trekking sono progettati per affrontare terreni irregolari tipici della montagna e per questo motivo devono avere alcune caratteristiche importanti: ruote grandi e ammortizzate, freno a mano per aver maggior controllo in discesa, sospensioni regolabili. Noi abbiamo il Baby Jogger City Mini GT 2 con cui ci troviamo molto bene. Adesso che abbiamo un bimbo di due mesi lo usiamo con la sua navicella. Ricordatevi una copertura impermeabile per la pioggia!
  • Vestiario a cipolla. Si sa, in montagna il tempo può cambiare in modo repentino, quindi è necessario vestire i neonati a strati: body, maglia (se possibile termica), felpa o tuta lunga, una copertina, cappellino per il sole o cuffietta se dovesse esserci molto vento. Un cambio completo da tenere sempre dentro allo zaino!
  • Pannolini, salviettine e fasciatoio portatile (io utilizzo sempre delle traverse).
  • Termos con acqua calda e biberon con latte in polvere nel caso in cui non si allatti al seno.
  • Telo impermeabile da picnic per stendersi sul prato.

In montagna con neonati: alcuni consigli pratici

Alcuni consigli pratici che mi sento di dare a tutti coloro che sono alle prime esperienze di escursioni in montagna con neonati:

  • partite al mattino presto. Se avete intenzione di fare un’escursione che richiede qualche ora di cammino (anche solo 2-3), è importante partire presto in modo da trovare meno caldo e sicuramente anche meno gente sul sentiero (che non guasta mai!)
  • finché il neonato dorme, camminate. Questo consiglio sembra banale ma non lo è. Approfittate della nanna del vostro bimbo per andare il più avanti possibile. Una volta sveglio lo dovrete cambiare, nutrire, e magari piangerà anche. Fidatevi di me, gambe in spalla!
  • non fidatevi troppo delle previsioni meteo. Il meteo in quota cambia repentinamente! Bisogna essere sempre attrezzati sia per il sole (cappellini e crema solare) che per la pioggia. Io ho trovato molto utile la mantella impermeabile; quando la mia bimba era una neonata e la portavo nel marsupio in posizione frontale, copriva bene anche lei.
In montagna con neonati: Val di Rhêmes in Valle d'Aosta

In montagna con neonati: aspetti emotivi che nessuno ti dice

Per concludere questo articolo, mi sento di dire un’ultima cosa. Non sentitevi in colpa se fate poco! Eravate abituati a percorrere 15 km al giorno? Probabilmente con un neonato ne farete meno della metà, ma va bene così! Quando si viaggia con un neonato bisogna mettere in conto di affrontare difficoltà vere (notti insonni, pianti, stanchezza) quindi non fatevi prendere dallo sconforto se qualche piano dovesse saltare. Godetevi queste prime volte insieme a contatto con la natura e i ritmi lenti che la montagna sa regalare. Non ve ne pentirete! Nonostante tutto ne vale la pena, sia per voi che per il vostro bebè.

Ragazzi, spero che questa guida per andare in montagna con neonati vi sia stata utile. In tal caso potete supportare il blog con un piccolo contributo su Ko-fi. Vi ringrazio!

Fatemi sapere se avete già fatto una vacanza in montagna con neonati commentando questo post!

A presto

Ciarly

Vi rimando a questo articolo molto utile riguardante una vacanza in Alto Adige con neonati.

Continuate a seguire il blog perché prossimamente vi indicherò le località più family friendly delle montagne italiane!

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