Che spettacolo è l’Indonesia? Mille colori, culture, religioni, sapori. L’Indonesia è vulcani attivi, spiagge bianche, danzatrici balinesi, templi antichi, mare cristallino, scooter che sfrecciano impazziti nella capitale. L’Indonesia è tutto questo ma anche molto di più. Se siete curiosi di capire cosa vedere in Indonesia, sull’isola di Java, continuate la lettura!
Nel nostro viaggio in Indonesia, durato due settimane, ci siamo soffermati principalmente su Java, Bali e Nusa Lembongan, una piccola isola a fianco di Bali.
Cosa vedere in Indonesia: l’isola di Java
JAKARTA
Da Milano Malpensa, scalo ad Abu Dhabi e poi dritti fino a Jakarta, la capitale che conta 9 milioni di persone. All’arrivo, a mezzanotte circa, un’umidità del 300% 😀
Abbiamo deciso di rimanere a Jakarta un solo giorno. L’indomani sera, infatti, avremmo preso un volo che ci avrebbe portato a Yogyakarta, dove sarebbe iniziato il nostro vero e proprio viaggio.
Premessa importante: non mi sento di dare dei giudizi in merito a Jakarta, proprio perché non l’ho visitata a sufficienza. Posso, però, raccontarvi le mie prime impressioni.
Jakarta è una delle megalopoli più grandi del mondo. Quando, la mattina dopo il nostro arrivo, abbiamo preso il taxi e siamo andati in “centro”, siamo stati catapultati nella frenesia della capitale: migliaia (migliaia!) di motorini che sfrecciavano a destra e a sinistra, auto impazzite che suonavano in continuazione il clacson, uno smog pazzesco, baraccopoli che circondavano le periferie.
Ad un primo impatto Jakarta sono sicura che non vi farà impazzire. Ma sono altrettanto sicura che questa enorme e caotica città abbia molto di più da offrire! Se potessi tornare indietro probabilmente cercherei di trascorrere a Jakarta più tempo.
Cosa vedere in Indonesia: YOGYAKARTA
Yogya (come spesso viene chiamata) rappresenta sicuramente il fulcro della vita artistica e spirituale dell’isola di Java; qui le tradizioni sono davvero importanti, tanto che la città è ancora governata da un sultano, il kraton!
Kraton
Il Kraton è l’enorme palazzo dei sultani di Yogya. Non è solo un palazzo, ma una vera e propria città fortificata. Pensate che ci lavorano ben 25.000 persone e vi si trovano scuole, negozi, moschee.
Il centro del kraton è costituito dal salone dei ricevimenti, il Padiglione Dorato, con i suoi pavimenti in marmo e splendide decorazioni ai soffitti. Una buona parte del palazzo dei sultani è adibito a museo. Qui si trovano alcune copie dei cimeli della famiglia reale, i doni che il sultano ha ricevuto dai monarchi europei e tanto altro.
Noi abbiamo visitato il kraton di ritorno da Bodobudur, il famoso tempio buddhista in cui eravamo andati all’alba. Cotti dall’alzataccia delle 2.30, non abbiamo visitato molti musei, preferendo, invece, goderci i giardini meravigliosi all’interno dei quali è collocato.
Borobudur
Borobudur è il tempio buddhista più famoso dello Stato e quindi, per forza di cosa, è una delle cose da vedere in Indonesia (assolutamente!). È costituito da due milioni di blocchi di pietra: sono sufficienti? 😀
I momenti migliori della giornata per visitare il tempio sono due: alba e tramonto. Noi siamo andati all’alba, ma forse al tramonto è ancora meglio!
Solitamente gli alberghi stessi organizzano le visite a Borobudur; verso le 3.30 del mattino ci è venuto a prendere un pullmino che, passando anche da altri hotel, ci ha portato all’ingresso del tempio.
Questo tempio, secondo la visione buddhista, rappresenta il cosmo tradotto in pietra: parte dal mondo terreno e sale a spirale verso l’illuminazione.
Sulla cima sono presenti centinaia di statue del Buddha. L’atmosfera che si vive è davvero particolare: tutte queste statue, con l’alba che pian piano avanzava, mi hanno trasmesso una vera pace interiore, tanto che i numerosi turisti presenti sono quasi passati in secondo piano.
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So che esistono diverse tipologie di biglietto per visitare Borobudur. Noi abbiamo pagato circa 27 euro a testa: l’ingresso all’alba costa un po’ di più (ma li vale assolutamente tutti!).
Prambanan
I tempi induisti di Prambanan sono davvero spettacolari, tanto che nell’ormai lontano 1991 sono diventati siti Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.
Il tempio più grande è sicuramente il Candi Shiva Mahadeva, dedicato a Shiva: è alto 47 metri. Meravigliosi sono anche gli altri due un po’ più piccoli, il Candi Vishnu e il Candi Brahma.
In realtà, nei dintorni vi sono tanti altri templi che meritano una visita e che sono sicuramente meno affollati di questo.
Ovviamente, anche qui vale la regola del “chi prima arriva meglio alloggia”: all’alba troverete senz’altro meno gente, ma anche al tramonto sembra essere un momento perfetto per la visita! Anzi, al tramonto si riescono a fare delle foto migliori, senza tutte le ombre che ve le rovinano. Non solo, ma ci sarà anche molto meno caldo (noi siamo andati verso le 10 di mattina e credevo di svenire…).
Quindi, per concludere, quanti giorni fermarsi a Yogyakarta? Sicuramente almeno due notti sono d’obbligo. Prendetevi tempo a sufficienza per perdervi tra i numerosi templi giavanesi, sarà un’esperienza incredibile!
Alla sera, poi, vi consiglio una cena nel centro della città: ci sono tanti ristoranti davvero deliziosi e nei quali potrete spendere pochissimo. Una sera abbiamo mangiato un casino (e dico un casino!) di pesce tra l’altro molto buono; costo totale 12 euro in due! Pazzesco!
Cosa vedere in Indonesia: PROBOLINGGO – CEMORO LAWANG
Il nostro viaggio prosegue in direzione sud. Da Yogya, attraverso un viaggio in treno, siamo arrivati a Surabaya, una metropoli in cui siamo stati solo per spezzare il nostro lungo viaggio che ci avrebbe portato a vedere il famoso vulcano Bromo.
Da Surabaya, dunque, attraverso un altro treno abbiamo raggiunto in circa due ore Probolinggo, un paese piuttosto anonimo in cui i viaggiatori capitano solo per andare a visitare il Bromo.
Se vi state domandando come poter raggiungere Cemoro Lawang, il paesino da cui parte l’escursione per il Bromo, non preoccupatevi: usciti dalla stazione dei treni troverete numerosi furgoncini minuscoli che, senza mezze misure, faranno a gara per caricarvi.
ATTENZIONE! LE TRUFFE SONO SEMPRE DIETRO L’ANGOLO, CI HANNO PROVATO ANCHE CON NOI! Vi racconto come è andata:
Usciamo dalla stazione dei treni, prendiamo uno dei tanti furgoncini in direzione Bromo: ovviamente noi turisti siamo stipati al loro interno, i nostri zaini vengono caricati sul tetto. Ad un certo punto l’autista si ferma davanti ad un’agenzia turistica e ci dice che dobbiamo scendere e prendere un altro autobus (pagando un altro biglietto!).
Un tizio francese, che era insieme a noi, ha iniziato a innervosirsi parecchio e ha iniziato a “farsi intendere” con il tipo che voleva truffarci, dicendogli senza mezzi termini che conosceva la truffa che mettono spesso in atto e che noi non avremmo tirato fuori un centesimo in più.
Insomma, ve la faccio breve: l’indonesiano ci ha rinunciato, ci ha fatto salire su un pullman più grande e ci ha portati dritti a Cemoro Lawang.
Una volta arrivati in questo paesino, c’è da pagare una specie di tassa d’ingresso: anche qui, qualcuno si è lamentato minacciando di non pagare un bel niente, visto che il Bromo è sostanzialmente un vulcano e non un museo. Noi, sinceramente, non ci siamo “ribellati”: a parte che il biglietto costa veramente poco, poi queste persone dovranno pur vivere di turismo, o no?
Vulcano Bromo
Arrivo movimentato a parte, finalmente ci dirigiamo verso il meraviglioso Gunung Bromo, un’altra tappa fondamentale della nostra lista “Che cosa vedere in Indonesia”. Ci sono diversi modi per raggiungere il vulcano, come ad esempio a cavallo, in quad o in jeep, ma noi abbiamo deciso di usare le nostre gambe, partendo dall’albergo a Cemoro Lawang.
In circa 40 minuti siamo quindi arrivati in cima (dopo aver scalato 253 gradini di una scalinata), passando per il Mare di Sabbia (Laotan Pasir), all’interno del quale vi sporcherete scarponcini e pantaloni di sabbia. Il panorama è pazzesco.
Alto quasi 2400 metri, è circondato da un paesaggio lunare. E ripensandoci dopo, abbiamo fatto proprio bene ad andarci in autonomia a piedi, abbiamo potuto goderci il paesaggio in tutta la sua bellezza.
Di solito, le agenzie che organizzano le escursioni al Bromo tendono a portare i turisti all’alba, in quanto i colori del vulcano sono più intensi; noi, però, siamo andati alle 16 e devo dire che non abbiamo incontrato tanta gente, quindi forse è stato anche meglio.
Purtroppo, arrivati in cima, ci siamo subito accorti di una cosa: nel bordo del cono vulcanico c’era un sacco di immondizia! Purtroppo il tema del riciclaggio é molto delicato in tutta l’Indonesia e spesso, anche nei corsi d’acqua, abbiamo visto enormi quantità di rifiuti.
È davvero un peccato, sia per l’inquinamento (ovviamente) ma anche perché si rischia di rovinare dei luoghi meravigliosi. Quindi, per favore, non abbandonate i vostri rifiuti!!!
Se, a differenza nostra, riuscirete a rimanere in zona per due o tre giorni, secondo me sarebbe molto bello andare in cima al Gunung Batok, la montagna che si trova vicino al Gunung Bromo. Nel nostro viaggio abbiamo conosciuto mamma e figlia olandesi che ci hanno raccontato del loro trekking: la vista, da lassù, sembra davvero incredibile.
Cosa vedere in Indonesia: BANYUWANGI
Dopo il vulcano Bromo, continuiamo il nostro viaggio ancora verso il sud dell’isola, arrivando (in treno) a Banyuwangi. Abbiamo deciso di passare da questa località principalmente per due motivi:
- è il posto in cui abbiamo preso il traghetto per andare sull’isola di Bali (in realtà il porto si trova a qualche km a nord)
- da qui siamo partiti per visitare il vulcano Ijen e il suo meraviglioso lago Kwah Ijen.
Vulcano e lago Kawah Ijen
Il Kawah Ijen è un lago sulfureo che ha delle acque di un turchese davvero incredibile. Il vulcano emette del fumo e, spesso, l’acqua ribolle quando l’attività vulcanica si intensifica.
Noi abbiamo raggiunto questo posto pazzesco da Banyuwangi: il nostro albergo ci aveva prenotato un’auto e in un po’ meno di un’oretta siamo arrivati a destinazione. Il sentiero che conduce al lago parte dalla stazione PHKA, dove dovrete pagare il biglietto; vi daranno anche delle maschere anti gas.
Questa zona, infatti, è famosa per la raccolta dello zolfo: percorrendo il sentiero che conduce al lago (della durata di circa 1h 15, tutto in salita!) si incontrano gli operai al lavoro. Trascorrono la loro giornata lavorativa facendo su e giù dal vulcano trasportando, con delle carriere, chili e chili di zolfo.
Se volete fotografarli, potete farlo, ma chiedete il permesso e date loro qualche soldo!
Purtroppo questi ragazzi, oltre a fare un lavoro estenuante, hanno una vita non molto lunga: ci diceva il proprietario dell’albergo che è tanto se arrivano ai 50 anni. I fumi sono tossici (e in più loro fumano davvero tanto!).
Una volta giunti davanti al lago, dirigetevi a sinistra e andate su per la salita. Il panorama, da lì, è davvero incredibile.
So che le agenzie turistiche organizzano un’escursione che merita molto: di notte si tenta la discesa verso il lago per poter vedere le famose fiamme blu; infatti, di notte, la lava del vulcano acquisisce un colore bluastro a causa delle grandi quantità di zolfo contenute in essa.
Non sempre, però, queste fiamme si vedono; bisogna essere fortunati!
Ragazzi, questo lunghissimo articolo su che cosa vedere in Indonesia sull’isola di Java è terminato. Che dire, l’isola di Java regala dei posti veramente affascinanti e quelli di cui ho parlato sono sicuramente una piccola lista.
Dopo aver trascorso circa un settimana su quest’isola, ci siamo spostati a Bali, dunque stay tuned perché arriverà presto il post!
Un abbraccio,
Ciarly
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Link utili e costi
- Il sito ufficiale dell’Indonesia:
www.indonesia.travel
- Sito per prenotazione dei biglietti del treno:
www.tiket.com
Da Yogyakarta a Surabaya: circa 20 € a testa (1° classe).
Da Surabaya a Probolinggo: circa 7 € a testa (1° classe).
Un commento su “Cosa vedere in Indonesia: i posti più belli sull’isola di Java”