Santa Monica LA

USA on the road: tra Nevada e California

Eccoci ritornati al mio amato viaggio nella west coast degli Stati Uniti, in compagnia di un gruppo di Avventure nel Mondo. Nello scorso articolo avevamo girovagato tra Utah e Arizona, alla scoperta di canyon pazzeschi e paesaggi davvero mozzafiato. Be, il nostro Usa on the road continua e le meraviglie di certo non mancheranno; mettetevi comodi, the best is yet to come!

Se vi ricordate, avevamo lasciato lo Utah con la sua ultima bellezza, il Bryce Canyon National Park con i suoi rossi Hoodoos e i tantissimi sentieri da percorrere in lungo e in largo. Usciamo, quindi, da questo Stato e ci dirigiamo verso il caldissimo e desertico Nevada!

Usa on the road: alla scoperta del Nevada

LAS VEGAS

Cosa fai? Fai un viaggio sulla west coast e non passi da Las Vegas? Ma chi vogliamo prendere in giro? Dopo circa 7 ore di auto arriviamo finalmente nella sberluccicosa, scintillante e appariscente Città del Peccato. No, non ci vogliono 7 ore di macchina normalmente dal Bryce Canyon, ma quel giorno ci imbattemmo in un incidente stradale (mortale…) che ci ha costretti a rallentare il ritmo; in 4 ore circa, altrimenti, ci saremmo arrivati.

Las Vegas, per quanto a me non abbia fatto impazzire, credo che sia una di quelle città da vedere almeno una volta nella vita. Non mi ha fatto impazzire perché l’ho trovata un po’ retrò, con gli interni degli hotel poco moderni e a volte anche un po’ pacchiani… È anche vero, però, che noi abbiamo avuto pochissimo tempo per visitarla, quindi prendete quello che vi sto dicendo con le pinze. Essendo stati in fila per tantissimo tempo a causa dell’incidente (tra parentesi, con poca benzina e poca acqua. Non fate il nostro stesso errore!), siamo arrivati in città verso le 8 di sera, e la mattina dopo siamo ripartiti.

USA on the road: l'esterno dell'hotel Bellagio, a Las Vegas.
L’hotel Bellagio e, a fianco, il Caesar Palace

Secondo me bisognerebbe dedicare a questa città almeno due giorni pieni, per poter assaporare tutto quello che ha da offrire: spettacoli, musei (si, ci sono anche i musei a Las Vegas!), parchi divertimento e chi più ne ha più ne metta. Comunque, alcune “attrazioni” che sicuramente non potete perdere sono: la STRIP, la via centrale della città (il vero nome è Las Vegas Boulevard South) ai cui lati si trovano la stragrande maggioranza degli alberghi, ristoranti, locali, ecc.

Ma anche le fontane dell’hotel Bellagio, che di sera ogni 15 minuti iniziano a danzare, oppure la riproduzione della Tour Eiffel su cui assistere ad un panorama stupendo, ma anche il meraviglioso hotel The Venetian, in cui potrete provare l’ebrezza di un giro in gondola (e vi giuro che i dettagli con cui hanno cercato di ricreare l’atmosfera lagunare sono pazzeschi!)

L'interno dell'hotel The Venetian, a Las Vegas.
L’interno dell’hotel The Venetian

DEATH VALLEY NATIONAL PARK

Lasciamo Las Vegas e in circa 2 ore di strada arriviamo alla bollente Death Valley! Cose da sapere assolutamente prima di recarsi alla Valle della Morte (se si chiama così ci sarà un motivo, no?):

  • nella Death Valley la temperatura è veramente molto alta. Quando siamo andati noi, abbiamo visto l’auto segnare 53 gradi (no, non scherzo!).
  • Alla Death Valley non ci sono zone d’ombra. Portate con voi acqua e tutto quello che vi potrebbe servire per schiattare di caldo il meno possibile.
  • Fate il pieno di carburante prima di recarvi lì. Se doveste rimanere a piedi, sono cavoli amari (non sempre avrete copertura nel cellulare).
  • Portate con voi almeno 2 galloni d’acqua (dovrebbero essere più o meno 8-9 litri): questo perché molto probabilmente il motore dell’auto si surriscalderà (come è successo a noi!) ed è fondamentale avere tanta acqua con sè.
USA on the road: sulla strada all'interno della Death Valley, in Nevada.

Per quando io abbia trovato la Death Valley davvero affascinante, devo dire che non sono riuscita a godermela appieno. Il caldo soffocante non mi permetteva di respirare bene e gli occhi hanno iniziato a bruciarmi. Insomma, sicuramente è un posto che va assolutamente visto, ma attenzione a non prenderlo troppo sotto gamba! Affascinanti sono anche le tempeste di sabbia che spesso si incontrano… più o meno…

Usa on the road: in giro per la California

YOSEMITE NATIONAL PARK

Lo Yosemite è stato il mio rimpianto più grande. Purtroppo si sa, quando si va in giro con dei viaggi organizzati, spesso si tende a mettere troppa carne al fuoco. Così è stato per questo viaggio, e alcuni posti che erano da vedere almeno in uno o due giorni, li abbiamo visti in mezza giornata.

All'interno del parco dello Yosemite. Lago e montagne sullo sfondo.

Il punto di partenza di tutti, o quasi, i sentieri percorribili all’interno dello Yosemite è la YOSEMITE VALLEY, dove si trova il Visitor Center e un ampio parcheggio in cui poter lasciare l’auto. Se andate in primavera, o all’inizio di giugno, avrete l’occasione di vedere al massimo del loro splendore le YOSEMITE FALLS, le bellissime cascate simbolo del Parco. Io, essendoci andata in agosto, non ho avuto la stessa fortuna!

La cascata quasi inesistente allo Yosemite.
La cascata quasi inesistente, i primi di agosto

Ci sono davvero tanti percorsi che si possono fare allo Yosemite National Park, si ha solo l’imbarazzo della scelta. Se vi piace camminare e siete interessati a fare qualche trekking, il mio consiglio è quello di soggiornare all’interno del parco per una o due notti, in modo da avere due giorni pieni per visitarlo. Tra pareti rocciose, sequoie giganti e panorami mozzafiato sono sicura che vi regalerà grandi emozioni!

SEQUOIA NATIONAL PARK

Lasciamo lo Yosemite National Park e in circa 2.30h di auto, andando verso sud, arriviamo ad un altro splendido parco nazionale. Al Sequoia National Park si trovano alcuni tra gli alberi più grandi del mondo! In generale le sequoie sono tra gli alberi più alti, ma in questo Parco raggiungono delle dimensioni davvero pazzesche.

Il percorso più famoso è sicuramente il GENERAL SHERMAN TRAIL: questo è il sentiero che si fa solitamente se non si ha tanto tempo a disposizione, soprattutto perché conduce alla sequoia più grande del mondo, il GENERAL SHERMAN! Alta quasi 84 metri, con un diametro alla base di 11,10 metri, vi lascerà sicuramente a bocca aperta. Dall’ingresso del parco, in circa 40 minuti si raggiunge questa sequoia gigante, attraverso una tranquilla passeggiata.

USA on the road: Il gruppo di Avventure nel mondo davanti all'albero "General Sherman".

Un’altra sequoia che sicuramente non potete perdervi è il TUNNEL LOG un tronco caduto diversi anni fa: con l’auto ci si può passare attraverso! Altrimenti, se non l’avete lì con voi, potrete sempre arrampicarvici sopra. Insomma, uno spot differente in cui scattare qualche foto!

USA on the road: auto che passa all'interno del buco nell'albero, il Tunnel Log.

Molto simile al Tunnel Log, ma con un passaggio più piccolo è il THARP’S LOG: questo si può attraversare solo a piedi, poiché le dimensioni sono troppo ridotte per il passaggio dell’auto.

USA on the road: un salto a LOS ANGELES

Los Angeles è stata un po’ una decisione dell’ultimo minuto, nel senso che nel programma iniziale del viaggio non era contemplata. Poi io e gli altri ragazzi del gruppo abbiamo iniziato a pensare che era un peccato andare in California e non passare da LA, così abbiamo modificato le tappe del nostro on the road negli USA e siamo passati anche da lì. L’abbiamo vista in fretta e furia, in quanto siamo stati in città una sola giornata, quindi abbiamo fatto solamente un assaggio.

Prima tappa della nostra intensa giornata è stato il GRIFFITH PARK, dove si trova il GRIFFITH OBSERVATORY l’osservatorio astronomico di Los Angeles. Da lassù, si ha una splendida vista sulla città (quando lo smog lo permette) e si vede con facilità anche la famosa scritta “Hollywood”, sul monte Lee. Non solo, ma da qui partono diversi sentieri, uno dei quali raggiunge appunto questo monte.

L'ingresso del Griffith Observatory, a Los Angeles.

Abbandoniamo il Griffith Park e ci dirigiamo a HOLLYWOOD, tappa quasi obbligata per chiunque vada a LA. Parcheggiamo l’auto (prendendo, poi, una multa!) e ci incamminiamo subito sulla famosissima Walk of Fame, lunga più di 2 km. Occhi bassi e via che si cercano le stelle dei più famosi divi del cinema. Passiamo di fronte al Dolby Theatre, il teatro in cui ogni anno vengono consegnati gli oscar. Avendo pochissimo tempo a disposizione, non siamo riusciti a vedere le tante attrazioni che ci sarebbero da visitare ad Hollywood (gli Universal Studios o i Warner Bros Studios, per citarne alcuni).

La stella sulla Walk of Fame di Arnold Schwarzenegger.

Pranzo veloce per le ragazze da Starbucks, per i maschietti da Hooters e via che si riparte, destinazione BEVERLY HILLS!

A Beverly Hills ho amato molto la tranquillità e la pace che si respira. E il tantissimo verde che le fa da sfondo. E le villone pazzesche che ci sono e che non potrò mai permettermi nemmeno in 10 vite. I viali alberati e super curati vi faranno venir voglia di passeggiare su e giù alla ricerca della casa dei vostri sogni. Abbiamo fatto una sosta a Beverly Gardens Park, un parco davvero carino, lungo quasi 4 km.

Sulla strada a Beverly Hills.

Se avete più tempo di quello che abbiamo avuto noi e volete rifarvi gli occhi, non perdetevi una gita sulle colline di Bel Air! Si sa mai che incontrerete Mariah Carey o Lady Gaga!

Ultima tappa della nostra toccata e fuga a Los Angeles, SANTA MONICA! Chi non hai mai sognato, vedendo i film americani, di trovarsi su una di queste enormi spiagge californiane, magari al tramonto, magari sbirciando i surfisti che si gettano tra le onde? Io si, e sicuramente a Santa Monica ho potuto realizzare questo piccolo sogno.

Santa Monica Pier è imperdibile: qui termina la Route 66, che inizia a Chicago e percorre otto stati. Il “pier” non è altro che il molo, sempre affollatissimo, sia dai turisti che dai locali. Diverse attrazioni si trovano in questo luogo, che incontreranno i gusti di tutti, adulti e bambini: dalla giostra con i cavalli (Santa Monica Merry Go Round), al famoso parco giochi Pacific Park, con la sua ruota panoramica simbolo, ormai, di Santa Monica.

Il famoso molo di Santa Monica, Los Angeles.

Abbiamo approfittato del poco tempo a disposizione per fare una bella passeggiata sulla spiaggia (Santa Monica Beach) e sulla lunga pedonale che la attraversa, facendo lo slalom tra skate e biciclette che sfrecciavano a tutta velocità. Avrei voluto trascorrere più tempo qui. Pazienza, vorrà dire che dovrò tornarci un’altra volta!

Abbandoniamo, con molto dispiacere, LA e ci dirigiamo verso il nord della California, per le tappe finali del nostro viaggio. Dopo aver dormito ad Arroyo Grande, per spezzare a metà il lungo viaggio, continuiamo in direzione San Francisco, passando per la PACIFIC HIGHWAY.

In un USA on the road, non si può andare da Los Angeles a San Francisco senza percorrere la Route 1 o Pacific Highway. È una delle strade più belle d’America? Molto probabilmente sì, quello che è sicuro è che vanta di paesaggi mozzafiato, scogliere a picco sul mare e numerosi punti d’osservazione. Se avete la fortuna di attraversarla in una giornata soleggiata, mettete Bruce Springsteen a tutto volume, abbassate i finestrini e godetevi il vento tra i capelli: molto probabilmente state vivendo il sogno americano!

Lungo la Pacific Highway. Rocce a strapiombo sul mare.

CARMEL BY THE SEA e MONTEREY

Carmel è la classica cittadina tranquilla, pulita e ordinata, che ti fa venire voglia di raccogliere il mozzicone di sigaretta che hai appena gettato a terra. Le sue casette sono splendide, molto stile shabby chic. La si gira tranquillamente a piedi in meno di un pomeriggio. Si trova nella contea di Monterey, quindi se anche voi state andando in quella direzione, fermatevi un paio d’ore; c’è una bella spiaggia che merita proprio un po’ del vostro tempo.

A circa due ore di auto da san Francisco, si trova la bella Monterey. Noi abbiamo fatto una breve sosta in giornata. Partendo da Arroyo Grande capite anche voi che il viaggio è stato bello lungo, ci serviva proprio un po’ di pausa per sgranchirci le gambe.

La zona sicuramente più frequentata è quella del molo e la strada di Cannery Road. Negozietti, bar, ristoranti, non manca proprio niente. Giusto un paio d’ore per mangiare qualcosa e fare due passi e via che si riparte verso la nostra destinazione finale, Frisco!

La cittadina di Monterey.

SAN FRANCISCO

Quanto mi è piaciuta SF! Sarà il suo fascino europeo o probabilmente le strade più pendenti che io abbia mai visto, ma devo dire che Frisco mi ha piacevolmente sorpreso. Abbiamo avuto circa due giorni per visitarla e, udite udite, ci siamo mossi praticamente solo a piedi (ergo: portatevi delle scarpe comode!).

Prima tappa l’immancabile GOLDEN GATE BRIDGE, forse il ponte più famoso del mondo. Lungo poco meno di 3 km, noi lo abbiamo attraversato a piedi, ma in alternativa si possono noleggiare delle biciclette. Non fatelo in macchina! (A meno che non vogliate rimanere imbottigliati nel traffico). Se doveste capitare sul ponte e non vedere niente a una distanza superiore di 5 metri, non preoccupatevi, sembra essere abbastanza normale. Al mattino alle 9 una nebbia che non si vedeva nulla, dopo un po’ il cielo ha iniziato ad aprirsi.

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Copertina Pinterest: Nevada e California on the road.

LOMBARD STREET è una delle strade più famose di Frisco (o la più famosa?): andate in cima a Russian Hill e guardate in basso. La strada scende tortuosa a mo’ di coda di serpente. Vi assicuro, una via del genere non l’avrete mai vista!

Il famoso molo PIER 39 e il FISHERMAN’S WHARF sono tra le aree più affollate della città. Se volete fare della baracca, potete venire qui! Ristoranti, bar, locali, negozi… tutto il giorno è una festa.

Pier 39 a San Francisco. I locali pieni di gente.

È proprio da questo molo che abbiamo preso il traghetto per recarci ad ALCATRAZ, il penitenziario federale più conosciuto al mondo. La frase che leggerete all’ingresso, sono sicura che vi resterà impressa:

Break the rules and you go to prison, break the prison rules and you go to Alcatraz

USA on the road: l'interno della prigione Alcatraz: smistamento dei vestiti.

Situata su “The rock”, un isola al largo di San Francisco, è stata da sempre luogo parecchio inospitale e dal quale era veramente difficile fuggire, dato anche che le acque che la circondano sono fredde da gelare.

Noleggiate la radiolina in lingua italiana e godetevi il tour della prigione. Ascoltate le storie dei detenuti, fermatevi ad osservare le loro celle, riflettete sull’inferno che hanno vissuto. Per me è stato molto toccante.

Una delle celle della prigione di Alcatraz.

Torniamo sulla terra ferma e terminiamo il nostro giro della città. China town, lo stadio dei Giants, e tanti altri quartieri che sicuramente vi piaceranno parecchio. Fate un giro sui famosi cable cars, i vecchi tram che vi porteranno in giro per la città!

Ragazzi, questo USA on the road termina qui. Cosa devo dire, per me è stato un viaggio davvero pazzesco. L’unico elemento negativo, se tornassi indietro probabilmente starei via un pochino di più, magari tre settimane in tutto.

Anyway, fatemi sapere se anche voi avete fatto un giro del genere o se rientra nei vostri sogni!

A presto,

Ciarly

USA on the road: link utili

  • Acquisto biglietti Yosemite e Sequoia National Park:
    nps.gov
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